PUNTI D'INTERESSE

I luoghi più caratteristici da visitare

Questa sezione vi guiderà attraverso i luoghi che definiscono il carattere e la storia del nostro borgo, dalle storiche chiese e monumenti alle piazze vivaci e agli angoli panoramici.

Ogni punto di interesse racconta una parte della ricca tradizione e cultura di Sologno, offrendo una panoramica unica delle sue bellezze e peculiarità. Scoprite cosa rende speciale il nostro paese e lasciatevi affascinare dalla sua storia e dal suo patrimonio.

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PALASOLOGNO

Una struttura perfetta per i tuoi eventi e attività

Il Palasologno, situato nel cuore di Sologno, è una struttura moderna e multifunzionale che rappresenta un punto di riferimento vitale per la comunità.

Inaugurato nel 2015, il palazzetto ospita una varietà di eventi, dalle manifestazioni sportive e competizioni locali a concerti, conferenze e attività culturali.Dotato di spazi versatili, tra cui una grande palestra, sale polifunzionali e aree espositive, il Palasologno è progettato per soddisfare le diverse esigenze della cittadinanza e degli ospiti.

Con la sua architettura elegante e funzionale, il palazzetto non solo arricchisce l’offerta di servizi del paese, ma rappresenta anche un centro di aggregazione e vivacità per Sologno.

Prezzi per la prenotazione

– Solo struttura: €50/giorno
– Struttura e cucina: €100/giorno
N.B. Ai prezzi riportati sopra sono da aggiungere €50 di cauzione

Compila il form sottostante per richiedere la prenotazione del Palasologno

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BORGO VECCHIO

Fascino dal sapore medioevale

Il Borgo Vecchio di Sologno è un affascinante angolo di storia e tradizione, dove il tempo sembra essersi fermato. Caratterizzato da stradine acciottolate e case in pietra, il borgo preserva l’autenticità dell’architettura rurale dell’Appennino Reggiano.

Passeggiando per il Borgo Vecchio, si possono ammirare dettagli architettonici che raccontano secoli di storia, dalle antiche abitazioni alle storiche piazze.

Il cuore pulsante di questa parte del paese è la Chiesa di San Michele, con il suo campanile che svetta sopra il paesaggio. Questo pittoresco quartiere non è solo un importante sito culturale, ma anche un luogo di incontro per la comunità, dove le tradizioni locali e l’atmosfera accogliente rendono ogni visita un’esperienza memorabile.

TORRENTE LUCOLA

Un luogo sospeso nell’eternità di un flusso d’acqua

Il Torrente Lucola, che scorre attraverso Sologno, è un affascinante corso d’acqua che arricchisce il paesaggio naturale del borgo.

Con le sue acque limpide e fresche, il Lucola offre uno scenario pittoresco e sereno, ideale per passeggiate lungo le sue rive e momenti di relax immersi nella natura.

Il torrente è circondato da vegetazione lussureggiante e boschi, creando un habitat perfetto per la fauna locale e un rifugio di tranquillità per chi cerca un contatto diretto con la bellezza incontaminata dell’Appennino Reggiano.

La presenza del Lucola è un elemento prezioso per la comunità di Sologno, che ne apprezza il valore ecologico e il ruolo nella vita quotidiana del paese.

LA PIAZZA DI SOLOGNO

Il cuore pulsante del borgo

La piazza di Sologno è il cuore pulsante del borgo, un luogo vivace e accogliente dove la comunità si riunisce per celebrare tradizioni e condividere momenti di convivialità.

Caratterizzata da un’atmosfera rustica e affascinante, la piazza è circondata da edifici storici e caffè accoglienti, che invitano a rilassarsi e a godere della vista del paesaggio circostante.

Al centro, si trova spesso un’area dedicata a eventi locali, mercati e manifestazioni, che animano lo spazio e rafforzano il legame tra gli abitanti.

Con la sua architettura pittoresca e il suo ruolo centrale nella vita sociale di Sologno, la piazza è un simbolo della comunità e un punto di riferimento per chi visita il paese.

LA CHIESA DI SAN MARTINO

Una tra le più belle chiese di montagna

La chiesa di San Martino appare per la prima volta nel 1456 sebbene, già prima, fosse presente una cappella. Si dice che l’antica chiesa parrocchiale, forse caduta in rovina a causa di una frana, si trovasse a circa mezzo chilometro dall’attuale.

Nel 1674 viene descritta come una delle più belle fra le chiese di montagna.
La visita del vescovo Picenardi del 1707 la descrive rivolta ad oriente con un’unica navata a tre altari.

Nel 1822 si ricostruisce la chiesa con tre navate in volto e cinque altari.
Presenta una facciata a capanna timpanata con portale riquadrato, coronata da frontespizio.
Il campanile è concluso da una cella a monofore.